Il Barbaresco è un vino DOCG, che condivide con il Barolo vitigno e anno di attribuzione della denominazione. Vinificato da sole uve Nebbiolo in purezza, il Barbaresco ha ottenuto la DOC nel 1966 e la DOCG nel 1980.
La produzione del Barbaresco è consentita soltanto nei comuni che fanno parte della DOCG: una zona caratterizzata da terreni calcarei, argillosi o con una composizione mista delle due tipologie di suolo. Un fattore chiave per la produzione del Barbaresco è la struttura dei vigneti: devono essere su pendii collinari, mai a fondovalle o su terreni pianeggianti. La naturale pendenza dei filari favorisce il drenaggio dell’acqua, consentendo al vino di assumere la caratteristica struttura asciutta e armonica.

Il Barbaresco lo riconosci fin dal primo sguardo: limpido, limpidissimo, di colore rosso rubino in gioventù, granato in caso di maggiore invecchiamento.
È un rosso austero, con tannini che si fanno sentire senza compromettere l’ampia gamma di aromi e suggestioni che evoca. Eleganza e grazia lo rendono così difficile da dimenticare, così unico per complessità d’aroma e profondità di ispirazione.
Seppure la DOCG abbia come data di nascita il 1966, la storia del Barbaresco è molto più antica, tanto da arrivare fino ai tempi antichi dell’Impero Romano. Dopo la conquista delle Gallie, sembra che i Romani coltivassero in zona il Nebbiolo. Ne producevano un vino chiamato Barbaritium.

Le tappe di avvicinamento al Barbaresco DOCG che oggi conosciamo sono queste:
1870
prima bottiglia di vino etichettata come Barbaresco
1894
anno di fondazione della Cantina di Barbaresco. Fortemente voluta da Domizio Cavazza, primo direttore della Regia Scuola Enologica di Alba
1934
nasce il consorzio di tutela del Barolo e del Barbaresco
1966
il Barbaresco ottiene la DOC
1980
il Barbaresco ottiene la DOCG

Ci piace pensare al legame speciale tra il posto in cui viviamo e il Barbaresco, grazie a un evento che ci porta ancora più indietro del 1870, precisamente al 1862, a Londra. Qui, in occasione dell’Esposizione Universale, venne presentato un vino ottenuto da uve Nebbiolo. Riscosse un grande successo, tanto da far innamorare quello stesso Domizio Cavazza che avrebbe poi fondato la Cantina di Barbaresco. Quel vino che, a Londra, fu presentato semplicemente come “Neive”.